L’avventura bresciana di Gheorghe Hagi

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Gheorghe Hagi negli anni’ 90 era la stella indiscussa del calcio rumeno, tanto da essere soprannominato il Maradona dei Carpazi. Possedeva una grande tecnica individuale ed un sinistro magico, che sin da giovanissimo lo portarono alla ribalta del calcio internazionale.

Hagi dopo l’esperienza con il grande Real Madrid, due stagioni tra alti e bassi, si trasferì a Brescia nel 1992 voluto fortemente dal suo ex allenatore Lucescu, che in questo modo modo andò a completare la sua colonia rumena composta anche da Sabau e Raducioiu. Il presidente Corioni mise a segno una grande colpo sborsardo 8 miliardi di lire, una cifra notevole per una squadra di provincia.

La prima stagione del talento rumeno fu abbastanza positiva sul piano personale, ma negativa per la compagine lombarda; infatti il Brescia retrocesse in Serie B dopo lo spareggio contro l’Udinese

.Le cose andarono meglio nel campionato cadetto 1993-94, dove grazie alle magie di Hagi la società di Corioni riconquistò la serie A dopo un solo anno di purgatorio.

L’esperienza italiana del Maradona dei Carpazi si concluse qui: dopo aver disputato un ottimo mondiale nel 1994, Hagi si trasferì nel Barcellona allenato da Cruyff.

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