Il cammino del Verona nella Coppa Uefa 1987/88

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Il Verona nella stagione 1987/88 fu protagonista di un ottimo percorso in Coppa Uefa, dove tra le squadre italiane fu quella che riuscì a fare più strada.

Gli scaligeri nel campionato precedente avevano ottenuto la qualificazione in Uefa grazie al quarto posto e ad una stagione importante, che li aveva visti nuovamente in lotta per le prime posizioni dopo lo storico scudetto di due anni prima.

Nella prima partita di Coppa contro i polacchi del Pogoń Stettino, i veronesi ebbero facilmente la meglio con l’ 1-1 in Polonia e con un netto 3-1 in casa con doppietta dell’attaccante danese Elkjaer e con un gol del capitano Antonio Di Gennaro.

Nei sedicesimi di finale gli scaligeri affrontarono una sfida più complicata del previsto contro gli olandesi dell’Utrecht. Nella partita d’andata, giocata in trasferta, gli uomini di Bagnoli riuscirono a strappare un pareggio (1-1). Nella gara di ritorno il Verona passò in vantaggio con il solito Di Gennaro, ma subì la rete dell’Utrecht a dieci minuti dalla fine. Quando i tempi supplementari sembravano ormai essere dietro l’angolo, la compagine olandese si fece male da sola, e con autogol di Verrips mandò agli ottavi di finale i gialloblu.

Il matcg contro i rumeni dello Sportul Studentesc Bucharest fu una semplice formalità, i ragazzi di Bagnoli con un risultato complessivo di 4-1, passarono al turno successivo. Ai quarti di finale ad attendere Elkjaer e compagni c’era un ostacolo durissimo da superare: i tedeschi del Werder Brema. Nella sfida d’andata giocata a Verona il 2 marzo 1988, la squadra allenata da Otto Rehhagel ebbe la meglio grazie al gol del centrocampista Neubhart.

Nella partita di ritorno agli scaligeri per passare il turno serviva un vero e proprio miracolo considerando la difficoltà ambientale della partita e lo 0-1 di svantaggio. Il 16 marzo 1988 al Weser-Stadion di Brema il Verona scese in campo con la seguente formazione:

Giuliani, Volpecina, Pioli, Bonetti, Berthold, Verza, Soldà, Iachini, Galia, Di Gennaro, Pacione.

I tedeschi passarono in vantaggio al 32’ con un gran tiro dalla distanza di Sauer che beffò Giuliani. La partita sembrava essere ormai chiusa, ma nella ripresa la compagine veronese con la solita grinta riuscì a riaprire la gara grazie ad un colpo di testa di Volpecina su assist di Soldà. A quel punto la qualificazione in semifinale sembrò essere a portata di mano e i gialloblu continuarono ad attaccare per il realizzare il secondo gol. Purtroppo a dieci minuti dalla fine ci fu l’espulsione di Di Gennaro, che pose fine ai sogni di gloria del Verona. L’impressione è che la squadra allenata da Bagnoli anche in quell’occasione riuscì a fare il massimo sfiorando l’impresa contro un Werder fortissimo, che in quella stagione vinse la Bundesliga.

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