La Roma nella stagione 1993/94 partì con due novità importanti: il presidente Franco Sensi e Carlo Mazzone in panchina.
Mazzone era reduce da un grande campionato alla guida del Cagliari, capace di raggiungere una storica qualificazione in Coppa Uefa. Per l’allenatore romano era arrivata per la prima volta l’irrinunciabile offerta della Roma, che con lui sperava di aprire finalmente un ciclo positivo dopo anni particolarmente complicati.
La società giallorossa in sede di calciomercato fu piuttosto attiva ed ingaggiò l’attaccante argentino dell’Udinese Abel Balbo, acquisto che si rivelò fondamentale per la Roma. In difesa arrivarono due pedine importanti come l’esperto Marco Lanna e Gianluca Festa, acquistati rispettivamente dalla Sampdoria e dall’Inter. Festa passò nella capitale a novembre. Mazzone poteva contare anche su due nuovi portieri come Pazzagli e Fabrizio Lorieri, che andò a contendere il posto da titolare a Cervone. Lorieri proveniva da grandi stagioni nell’ Ascoli dove aveva dimostrato di valere una piazza importante, ma purtroppo la sua esperienza in giallorosso fu al di sotto delle aspettative.
Mazzone da Cagliari portò con lui il centrocampista Massimiliano Cappioli e oltre a lui ci fu il ritorno di due prodotti del vivaio giallorosso come Scarchilli e Berretta.
Sulla carta la Roma avrebbe potuto disputare un ottimo campionato anche perché oltre a questi acquisti, i giallorossi potevano contare su calciatori di qualità come Giannini, Hassler, Mihajlović e Rizzitelli. Senza dimenticare un giovanissimo Francesco Totti, che in quella stagione tra campionato e Coppa Italia riuscì a mettere insieme dieci presenze.
L’avvio del campionato per la Roma fu particolarmente negativo, i giallorossi nelle prime sette giornate subirono ben quattro sconfitte. La panchina del tecnico romano iniziò a traballare, ma per fortuna dopo la vittoria contro la Sampdoria a Marassi la squadra iniziò a ritrovarsi chiudendo in maniera positiva il girone d’andata.
I mesi di gennaio e febbraio furono molto difficili, Giannini e compagni ritornarono a disputare le prestazioni negative di inizio stagione e dopo la sconfitta nel derby le cose per i giallorossi sembravano mettersi davvero male. In quei momenti di difficoltà emerse tutta la grinta di Carletto Mazzone, e così la Roma riuscì a disputare un grande finale di campionato ottenendo cinque vittorie nelle ultime sei giornate. Una grande rimonta, che però non bastò per ottenere la qualificazione in Uefa, che sfumò per un solo punto. Ad andare in Europa fu il Napoli allenato da Marcello Lippi.
Per la Roma questa sarebbe dovuta essere la stagione del riscatto, ma in realtà le cose non andarono come previsto. In campionato i giallorossi chiusero al settimo posto mentre in Coppa Italia furono eliminati agli ottavi di finale dalla Sampdoria. Purtroppo pesò in maniera determinante il pessimo avvio di stagione.
