Alvise Zago, un talento sfortunato

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Il settore giovanile del Torino negli anni ottanta era una vera fucina di talenti, uno di questi era il trequartista Alvise Zago.

Zago, nato a Rivoli il 20 agosto 1969, era il classico numero dieci dotato di grande tecnica e visione di gioco. Le sue qualità colpirono sin da subito Gigi Radice, che decise di promuovere il giovane Alvise in prima squadra aggregandolo al ritiro precampionato. Il tecnico del Torino capì sin da subito le qualità del talentuoso trequartista piemontese, tanto da affidargli la maglia da titolare. Zago aveva soltanto 19 anni, ma la stagione 1988/89 sembrava essere quella giusta per la sua esplosione in Serie A.

Per Alvise arrivò anche la convocazione in Under 21, con cui collezionò in totale tre presenze, ed il primo gol in Serie A. Era l’ottava giornata di campionato e il Torino affrontava in casa il Verona. Gli scaligeri passarono in vantaggio al 3’ minuto grazie ad una rete dell’argentino Caniggia, per i granata il match sembrava essere sin da subito in salita. Nella ripresa una bella punizione calciata da Skoro trovò prontissimo Zago, che con un preciso colpo di testa riuscì a riequilibrare le sorti dell’incontro. Alvise realizzò il suo primo gol in massima serie, una rete che sembrava dovesse essere la prima di una lunga serie.

Quel campionato per il Torino fu molto complicato, Radice fu esonerato e al suo posto fu chiamato Claudio Sala, ma Zago era ormai un titolare inamovibile.

Purtroppo non tutte le favole hanno un lieto fine e per il trequartista del Torino quella che sembrava una carriera in ascesa si arrestò bruscamente.

Era il 19 febbraio 1989, a Genova si giocava la prima giornata di ritorno Sampdoria-Torino. I granata al 15’ passarono in vantaggio proprio grazie ad un gol di Zago. Ma dopo solo cinque minuti il giovane Alvise fu protagonista di un terribile scontro aereo con il centrocampista spagnolo Victor. Il calciatore iberico subì un brutto trauma cranico, mentre per Zago l’infortunio fu di quelli davvero pesanti: rottura dei legamenti e della capsula articolare del ginocchio destro. Una mazzata tremenda per il giovane calciatore del Torino, per il quale iniziò un vero calvario.

Zago rimase ai box per un anno e mezzo, la risalita fu lenta e piena di difficoltà. Ripartì dalla Serie B, prima a Pescara e poi a Pisa. Tutto sommato furono stagioni abbastanza positive, ma l’impressione era che fosse ancora lontano da quel grande talento che a 19 anni giocava già titolare in Serie A.

Alvise nel 1992 tornò al Torino, ma trovò poco spazio. A quel punto per lui iniziò una vera girandola di trasferimenti: Bologna, Nola, Saronno, Varese, Seregno e Meda per poi terminare la carriera nella sua Rivoli.

Purtroppo Zago non riuscì mai a recuperare del tutto da quel terribile incidente, e così il calcio italiano perse un grande talento, che con le sue giocate avrebbe illuminato il nostro campionato per molti anni.

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