Il Genoa nella stagione 1995/96 ripartì dalla serie B, dopo un’ amarissima retrocessione. I grifoni sembravano essere i favoriti per un immediato ritorno in A, visto che partivano già da un’ottima base e sul mercato erano stati piuttosto attivi ingaggiando calciatori del calibro di Nappi, Montella, Magoni ecc. Questi acquisti andavano ad integrare una rosa che poteva contare su giocatori che erano un vero lusso per la serie cadetta. Parliamo di Torrente, Ruotolo, Spagnulo, Bortolazzi, Van’t Schip, Galante e tanti altri elementi che in quella categoria facevano la differenza.
A guidare il gruppo c’era l’esperto Gigi Radice, allenatore che aveva un grande passato, ma che allo stesso tempo era reduce da stagioni complicate.
L’inizio del campionato fu molto positivo, e la squadra sembrava confermare i pronostici della vigilia che vedevano i grifoni i principali favoriti per la promozione. A sorprendere fu soprattutto il giovane attaccante Vincenzo Montella, che segnava con una sorprendente facilità e con Nappi formava una coppia d’attacco da serie A.
Purtroppo dopo un avvio di campionato particolarmente brillante, nel girone di ritorno iniziarono le prime difficoltà e la squadra entrò in un tunnel senza uscita. Torrente e compagni non riuscivano più a vincere, e la zona promozione iniziava pericolosamente ad allontanarsi. A quel punto il presidente Spinelli decise di esonerare Radice sostituendolo con un altro tecnico esperto come Gaetano Salvemini. Purtroppo anche con il nuovo allenatore il definitivo cambio di marcia non arrivò mai, e la promozione diventò un traguardo irraggiungibile. Il Genoa chiuse il campionato al settimo posto con tanti rimpianti e con l’unica consolazione di Montella vice-capocannoniere dietro a Hubner.
A salvare in minima parte la stagione dei grifoni, ci fu la vittoria nel torneo anglo-italiano. Nella finale giocata a Wembley il 17 marzo 1996, il Genoa superò nettamente il Port Vale con il risultato di 5-2. Per gli uomini di Salvemini andarono a segno Ruotolo, una grande tripletta per lui, Galante ed il solito Montella.
