Nella stagione 1992-93 il Cagliari allenato da Carlo Mazzone fu protagonista di una grande stagione, che si concluse con un fantastico sesto posto permettendo così una storica e meritatissima qualificazione in Coppa Uefa.
Il Cagliari nella stagione successiva si rinforzò per cercare di far bene sia in Italia che in Europa. L’acquisto più importante fu quello dell’attaccante panamense Dely Valdes che, arrivato tra lo scetticismo generale, si rivelò un giocatore fondamentale. Partito Mazzone, passato alla Roma, il presidente Cellino si affidò all’esperienza di Gigi Radice.
In realtà il rapporto tra il presidente sardo ed il nuovo allenatore fu subito complicato; infatti già alla prima giornata di campionato, dopo una brutta sconfitta subita contro l’Atalanta, Radice fu esonerato e al suo posto arrivò Bruno Giorgi.
Il nuovo allenatore fece subito i conti con un fitto calendario che comprendeva ovviamente anche la Coppa Uefa. Nel primo turno i sardi affrontarono la Dinamo Bucarest: nella partita d’andata i rumeni si imposero con il risultato di 3-2, ma nella gara di ritorno, giocata il 29 settembre 1993, i rossoblù riuscirono a ribaltare il risultato grazie ai gol di Matteoli e Oliveira.
Nel secondo turno la squadra di Bruno Giorgi affrontò il Trabzonspor, una trasferta ostica contro una compagine di buon livello. La partita fu complicata, ed i turchi passarono in vantaggio nel primo tempo. Nella ripresa il match non fu particolarmente entusiasmante, e quando tutto lasciava presagire la vittoria di misura del Trabzonspor, Dely Valdes con una zampata delle sue riuscì a pareggiare. Un risultato importantissimo per il Cagliari, che nella gara di ritorno riuscì tra mille difficoltà a non subire gol. La sfida terminò 0-0, e così Oliveira e compagni riuscirono ad ottenere la qualificazione agli ottavi di finale dove ad attenderli c’era la squadra belga del Malines.
Il Malines dopo i fasti degli anni’80, era una squadra che col tempo si era molto ridimensionata. I rossoblù ebbero vita facile sia nella gara giocata in Belgio, dove i sardi si imposero per 3-1, sia nella partita disputata a Cagliari dove grazie alle reti di Firicano e Allegri la squadra del presidente Cellino riuscì a passare il turno.
Nei quarti di finale ci fu lo scontro, tutto made in Italy, Cagliari-Juventus. Ovviamente la squadra di Trapattoni era la super favorita, ma questa volta i sardi riuscirono a giocare due grandi partite. Nella gara d’andata giocata a Cagliari il primo marzo 1994, gli uomini di Giorgi si portarono in vantaggio al 60’ grazie al gol del solito Dely Valdes e nonostante il forcing finale della Juventus il risultato non cambiò. Nella partita di ritorno la Juventus iniziò subito con ritmi elevati e al 22’ passò in vantaggio grazie al gol di Dino Baggio. Ma dopo soli dieci minuti ecco il pareggio del Cagliari: calcio di punizione di Matteoli e Firicano con un colpo di testa superò Peruzzi. Nella ripresa la Juve cercò in tutti i modi di riportarsi in vantaggio, ed ebbe la grande opportunità grazie ad un calcio di rigore che però Roberto Baggio fallì. A quel punto i rossoblù ebbero tanto spazio a disposizione e grazie ad un’azione di contropiede, Oliveira riuscì a portare la sua squadra sul 2-1: ormai la semifinale era realtà!
Il Cagliari era davvero ad un passo dalla finale di Coppa Uefa, ma sulla sua strada c’era un altro ostacolo italiano: l’Inter. I nerazzuri stavano disputando un campionato disastroso, ma in coppa si trasformavano.
La partita d’andata fu entusiasmante e spettacolare: l’Inter passò in vantaggio grazie ad un colpo di testa di Fontolan, ma il Cagliari pareggiò dopo soli quattro minuti con bomber Oliveira. Nel secondo tempo l’Inter si riportò in vantaggio con Ruben Sosa, ma un indomito Cagliari riuscì incredibilmente a ribaltare il risultato con i gol dei nuovi entrati Criniti e Pancaro.
A San Siro il Cagliari andò a giocarsi la possibilità di una storica finale in Coppa Uefa. Ma la squadra di Bruno Giorgi apparve sin da subito contratta e stranamente arrendevole. Così l’Inter ebbe vita facile e riuscì a vincere con il risultato di 3-0 grazie ai gol di Berti e degli olandesi Bergkamp e Jonk.
Il sogno dei sardi terminò ad un passo dalla finale. Comunque i rossoblù realizzarono un’impresa straordinaria e forse irripetibile. Quella stagione per Oliveira e compagni si concluderà con un dodicesimo posto in campionato con un punto rispetto all’Inter.
