Olimpiadi di Los Angeles ’84, il quarto posto degli azzurri di Bearzot

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Si parla sempre molto poco della storia della nazionale italiana alle Olimpiadi degli anni ottanta e novanta. E’ difficile trovare materiale sia in libreria che su internet, e molto spesso per reperire notizie precise sull’argomento siamo costretti a spulciare su video, riviste dell’epoca e a far ricorso alla nostra memoria.

Alle Olimpiadi di Los Angeles 1984, l’Italia del calcio tornava dopo 24 anni. L’ultima Olimpiade a cui gli azzurri avevano preso parte era stata quella di Roma nel 1960.

Mister Bearzot aveva a disposizione un’ottima squadra con la quale si puntava alla medaglia. Ecco la lista completa dei convocati per la manifestazione:

Tancredi, Ferri, F. Galli, Nela, Tricella, Vierchowod, Bagni, F. Baresi, Battistini, Sabato, Vignola, Zenga, Fanna, Massaro, Briaschi, Iorio, Serena.

L’Italia era stata inserita nel Gruppo D con Stati Uniti, Egitto e Costa Rica. Un girone che sulla carta appariva piuttosto abbordabile, ma che in realtà, come vedremo, nascondeva parecchie insidie.

Nella prima partita, giocata il 29 luglio 1984, gli azzurri affrontarono l’Egitto. Gli azzurri si schierarono in campo con la seguente formazione: 1 TANCREDI 2 FERRI, 4 NELA, 5 TRICELLA , 6 VIERCHOWOD, 7 BAGNI, 8 F. BARESI, 9 BATTISTINI, 13 FANNA, 16 IORIO, 17 SERENA.

La partita fu un’autentica battaglia, l’Italia passò in vantaggio al 63’ grazie ad un bel colpo di testa di Serena, dopo un perfetto assist di Fanna. Pochi minuti dopo il vantaggio italiano, ecco il fattaccio: Sedky, dopo essere stato espulso, colpì con un pugno Aldo Serena, a quel punto gli animi si surriscaldarono. Sebino Nela cercò di inseguire il calciatore egiziano per farsi giustizia da solo, ma anche lui fu mandato sotto la doccia subendo ben tre giornate di squalifica. Alla fine della partita l’Egitto contò tre espulsi, dimostrando di aver capito davvero poco del significato dello spirito olimpico.

Nonostante tutto, Bagni e compagni guadagnarono i primi due punti della manifestazione. Nella seconda partita gli azzurri affrontarono i padroni di casa degli Stati Uniti. Fu un’altra gara particolarmente ostica, che gli uomini di Enzo Bearzot e Cesare Maldini riuscirono a sbloccare solo nel secondo tempo grazie ad un gol di Fanna, che sfruttò nel migliore dei modi un bellissimo assist di testa di Aldo Serena. Il secondo 1-0 consecutivo per la compagine italiana, che grazie a quel risultato si qualificarono alla fase successiva. Nell’ultima partita del girone gli azzurri persero contro Costa Rica, brutta sconfitta dal punto di vista dell’immagine, ma ininfluente per quanto riguarda la qualificazione ai quarti di finale.

Il 5 agosto 1984 l’Italia per approdare alle semifinali, doveva superare lo scoglio Cile, squadra che era ancora imbattuta e che era riuscita a fermare anche la fortissima Francia.

Dopo i novanta minuti, il risultato era ancora fermo sullo 0-0. Nei tempi supplementari Bagni, con un bel lancio, trovò il perfetto inserimento di Massaro, che fu atterrato in area e riuscì a guadagnarsi un calcio di rigore determinante. Sul dischetto si presentò Vignola, protagonista di una buona Olimpiade, che depositò in rete. Grazie a quel rigore l’Italia volava in semifinale e finalmente era ad un passo da una medaglia olimpica, che al calcio italiano mancava dal lontanissimo 1936.

In semifinale la squadra di Bearzot doveva affrontare il Brasile, una delle squadre favorite della vigilia.

I sudamericani sbloccarono il match al 53’ grazie ad una rete di Gilmar Popoca, ma la reazione dell’Italia fu subito confortante e, dopo dieci minuti dal gol brasiliano, ci fu il pareggio di Fanna. La gara si avviò stancamente alla fine, gli azzurri per la seconda volta consecutiva avrebbero dovuto affrontare i tempi supplementari. Purtroppo al 95’ Dunga e compagni passarono in vantaggio grazie alla rete del difensore Ronaldo.

Nel secondo tempo supplementare l’Italia cercò di abbozzare una reazione, ma non ci fu nulla da fare. Il Brasile era in finale, e la nostra nazionale olimpica poteva solo sperare in una medaglia di bronzo.

Nella finalina per il terzo posto, gli azzurri avrebbe dovuto giocare contro la fortissima Jugoslavia. I nostri iniziarono il match con il piglio giusto, portandosi sull’1-0 grazie ad un rigore realizzato dal solito Vignola. Nella ripresa la musica cambiò: gli uomini di Bearzot apparivano stanchi e la Jugoslavia ne approfittò. Al 59,’ su una bellissima punizione battuta dal talentuoso Dragan Stojkovic, Baljić con un preciso colpo di testa superò Tancredi. Il match sembrava avviarsi verso i tempi supplementari, ma purtroppo non fu così: all’81’ Franco Baresi svirgolò il pallone che finì a Deveric, il quale colpì anche male ma Tancredi si tuffò in ritardo, il pallone dopo essere carambolato sul palo finì in rete, un’autentica beffa! Jugoslavia-Italia 2-1.

Purtroppo l’Italia fallì l’appuntamento con la medaglia. E’ chiaro che ci fu un pizzico di delusione, e l’impressione fu che a quella squadra mancasse qualcosina in fase offensiva, visto che realizzò solo cinque gol in tutta la manifestazione, di cui due siglati dal dischetto.

La medaglia d’oro fu vinta dalla Francia, che in finale superò il Brasile con il risultato di 2-0 grazie ai gol di Brisson e Xuereb.

1 Comment

  1. Mssimo rispetto per Aldo Serena che fu ad alti livelli per anni, ma al di là della sua utilità fisica e tattica, serviva altro. Triste presagio per il futuro Italia 90, dove comunque avevamo un parterre di punte ben migliore.

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