Sambenedettese 1984/85, la prima grande stagione di Stefano Borgonovo

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San Benedetto del Tronto è stata una realtà importante del campionato cadetto, una di quelle squadre che ancora oggi ricordiamo con grande nostalgia sperando che un giorno possa ritornare a giocare ad alti livelli come in passato.

La Sambenedettese negli anni settanta e ottanta era una habitué della Serie B, categoria in cui ottenne anche degli ottimi risultati chiudendo spesso il campionato a metà classifica.

Uno dei segreti di quegli ottimi risultati era sicuramente il vecchio stadio Ballarin, dove si respirava un’atmosfera unica e particolare. Lo stadio era sempre pieno ed il pubblico trasmetteva un calore incredibile, durante le partite si trasformava in un catino infernale permettendo ai rossoblù di andare oltre i propri limiti.

La compagine marchigiana, dal 1981 al 1989, disputò ben otto campionati consecutivi in B. Purtroppo con l’avvento degli anni novanta i fasti del passato diventarono un ricordo, e la società da quel momento disputò esclusivamente stagioni in C e nei dilettanti.

Una delle squadre più forti nella storia della Sambenedettese è stata quella della stagione 1984/85. I marchigiani, allenati inizialmente da Liguori, potevano annoverare tra le proprie fila calciatori del calibro di Borgonovo, Di Leo, Turrini, Di Fabio, Maccoppi, calciatori giovani ma di cui già si intravedevano le indubbie qualità. Il capitano era il mitico Gigi Cagni, che in seguito ebbe anche un’ottima carriera da allenatore, indimenticabile il suo Piacenza “tutto italiano”.

Tra i punti di forza di quella Sambenedettese, soprattutto nelle partite interne, c’era la difesa con Cagni a dirigere le operazioni coadiuvato da un ottimo portiere come Di Leo, il quale giocherà per diversi anni in A con l’Avellino, e con Maccoppi che in seguito diventerà uno dei punti fermi del Como in massima serie.

Il calciatore più talentuoso dei marchigiani era il compianto Stefano Borgonovo, un bomber di razza che in quella stagione, a soli 20 anni, siglò 13 gol chiudendo la classifica dei marcatori al quinto posto dietro gente come Bivi, Kieft, Bongiorni e De Falco.

Il girone d’andata per la Sambenedettese fu caratterizzato da alti e bassi, la svolta arrivò nella seconda parte del campionato con l’esonero di mister Liguori e l’avvento in panchina di Guido Mazzetti. Da quel momento in poi, era la ventitreesima giornata, Cagni e compagni riuscirono ad inanellare una serie di risultati positivi grazie ai quali riuscirono a tirarsi fuori dalle sabbie mobili della bassa classifica e a raggiungere addirittura un ottimo nono posto finale. Certo, bisogna considerare che all’epoca la classifica era molto corta; infatti tra la nona e la quartultima c’erano soltanto tre punti di differenza.

Per la Sambenedettese l’ennesimo buon campionato grazie ad una campagna acquisti intelligente soprattutto nella scelta dei giovani, che in quella stagione fecero davvero la differenza.

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