Nappi-Balbo, la coppia d’attacco che riportò l’Udinese in A

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L’Udinese, dopo aver vissuto una stagione deludente, per il campionato di B 1991/92 aveva allestito una squadra di altissimo livello per centrare l’obiettivo della Serie A.

Proprio per questo alla guida della compagine friulana era stato chiamato un allenatore di categoria come Franco Scoglio, che pochi anni prima aveva vinto il campionato cadetto con il Genoa.

L’Udinese poteva contare su una rosa veramente “stellare”, che fa capire il livello della serie B dell’epoca che rispetto a quella di oggi era davvero di un altro pianeta. La società friulana aveva due portieri come Giuliani e Di Leo, difensori del calibro di Mandorlini, Calori, Contratto e l’argentino Sensini, centrocampisti di qualità come Dell’Anno, Mattei, Manicone e tre attaccanti come Balbo, Nappi e Marronaro, che per la B erano davvero un lusso. Che dire? A rileggere oggi questi nomi sembra una squadra pronta per ottenere una qualificazione in Europa League.

In realtà il campionato dell’Udinese non fu affatto semplice, la squadra faceva fatica a vincere con continuità e cosi la società alla ventiquattresima giornata decise di esonerare Franco Scoglio e di affidare la panchina ad Adriano Fedele, nativo proprio di Udine.

Grazie all’avvicendamento in panchina ed un ritrovato spirito di squadra, le cose migliorarono e i friulani riuscirono ad ottenere la promozione in serie A. Una promozione sofferta, l’Udinese giunse quarta, ma meritata soprattutto dopo il buon finale di campionato.

Fondamentale fu l’apporto di una grande coppia d’attaccanti davvero ben assortita, che avrebbe potuto fare tranquillamente la differenza anche in serie A, come quella composta da Abel Balbo e Marco Nappi, che insieme realizzarono 20 gol (11 per l’argentino e 9 per l’ex attaccante della Fiorentina). Tra l’altro Nappi arrivò ad Udine proprio su precisa richiesta di Scoglio, che lo aveva già allenato ai tempi del Genoa.

Nappi restò all’Udinese per una sola stagione, nel campionato successivo restò in B accasandosi alla Spal. Per quanto riguarda Balbo, il bomber argentino restò ad Udine anche in A disputando un grande campionato. Realizzò 21 reti chiudendo la classifica dei marcatori al secondo posto, dietro Beppe Signori e a pari merito con Roberto Baggio.

Dopo quattro stagioni nell’Udinese, condite da caterve di gol, 69 per la precisione, per Balbo arrivò il momento di fare le valigie. Nell’estate del 1993 fu acquistato dalla Roma per 18 miliardi di lire, investimento importante per i capitolini ed una grande plusvalenza per la società del presidente Pozzo.

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