Gli azzurrini nel 1990 stavano disputando un ottimo campionato europeo Under 21. Ai quarti di finale erano riusciti a superare la temibile Spagna: nella gara d’andata, giocata ad Ancona, i ragazzi di Cesare Maldini vinsero con il risultato di 3-1, grazie alla doppietta di Stroppa e ad un gol di Casiraghi. Per gli iberici il gol della bandiera fu siglato da Hierro. Nella partita di ritorno la Spagna vinse 1-0, punteggio che permise a Marco Simone e compagni di qualificarsi per il turno successivo.
Purtroppo il sogno degli azzurrini si interruppe in semifinale, quando furono eliminati da una fortissima Jugoslavia. Il livello di quella squadra era davvero impressionante: tra le sue fila c’era gente del calibro di Savicevic, Boban, Prosinečki, Jarni, Suker, Mihajlović, Boksic, Mijatović e tanti altri calciatori di altissimo livello tecnico, che in breve tempo sarebbero diventati giocatori di livello mondiale. Nonostante il valore degli avversari, gli azzurrini riuscirono a pareggiare in Jugoslavia (0-0) e a fermare gli avversari sul 2-2 (per gli azzurri gol di Marco Simone e autogol di Dukic) nella gara di ritorno giocata in Italia. Purtroppo ciò non bastò a qualificarsi per la finale, a causa dei due gol siglati in trasferta da Suker e Boban.
Ecco le formazioni della partita di ritorno Italia-Jugoslavia giocata a Parma il 9 maggio 1990:
Italia: Peruzzi, Costacurta, Garzya, Benedetti, Fuser, Carbone, Salvatori, Stroppa, Piacentini, Casiraghi, Simone
Jugoslavia: Leković, Mihajlović, Panadić, Đukić, Brnović, Jarni, Boban, Savicevic, Novak, Prosinečki, Suker
Quell’europeo fu vinto dall’Unione Sovietica, un’altra squadra davvero di altissimo livello che aveva in rosa alcuni calciatori che in seguito avrebbero giocato nella nostra Serie A: Shalimov, Dobrovolski, Kanchelskis e Kolyvanov.