L’Italia Under 21 del biennio 1990-1992, era un gruppo di qualità formato da tanti calciatori che avevano già un buon numero di presenze in Serie A. Il reparto con più talento era indubbiamente il centrocampo, che poteva contare su calciatori del calibro di Albertini, Corini, Dino Baggio, Marcolin e Massimo Orlando. Da segnalare anche i due portieri Antonioli e Peruzzi, quest’ultimo in seguito protagonista di una grande carriera, e gli attaccanti Melli, Buso e Muzzi.
L’avvio di quell’europeo per gli azzurrini non fu certo memorabile. I ragazzi allenati da Cesare Maldini furono inseriti nel girone di qualificazione con Norvegia, URSS e Ungheria. Proprio in quel gruppo l’Under 21 italiana subì la sconfitta più pesante della sua storia. In Norvegia, il 5 giugno 1991, la compagine nordica superò gli azzurrini con un tennistico 6-0. Dopo quel match, il presidente della Federazione italiana Antonio Matarrese criticò aspramente Cesare Maldini, reo secondo lui di proporre un calcio vecchio e ormai superato.
Dopo quella brutta battuta d’arresto gli azzurrini reagirono prontamente e, con una serie di vittorie, si qualificarono alla fase finale del Campionato Europeo.
Ecco la rosa completa dei calciatori impiegati da Maldini nella fase finale:
Antonioli, Peruzzi, Bonomi, Favalli, Luzardi, Malusci Matrecano. Rossini Taccola, Verga, Villa, Albertini, D. Baggio, Corini, Marcolin, M. Orlando, Sordo, Bertarelli, Buso, Melli, Muzzi.
Ai quarti di finale l’Italia eliminò la Cecoslovacchia, superata 1-2 all’andata grazie ad una doppietta di Melli, e 2-0 nella partita di ritorno giocata a Padova, con le reti di Luzardi e Bertarelli. Gli azzurrini, grazie a questa vittoria, si qualificano automaticamente alle Olimpiadi di Barcellona 1992.
In semifinale la nostra Under 21 affrontava la temibile Danimarca. Un match sulla carta complicato, ma che fu intepretato sin da subito nella maniera giusta. Nella gara d’andata, giocata ad Aalborg, Albertini e compagni si imposero con il risultato di 0-1, rete di Buso.
Nella partita decisiva, giocata a Perugia, i ragazzi terribili di Maldini chiusero la pratica danese grazie ai gol di Buso e Muzzi.
L’Italia era in finale, dove avrebbe cercato di conquistare il suo primo titolo continentale. Era la seconda finale per gli azzurrini, dopo quella persa contro la Spagna nel 1986.
La partita d’andata, giocata a Ferrara il 28 maggio 1992, davanti a oltre 16.000 spettatori, vide la vittoria degli azzurrini con il risultato di 2-0 grazie alle reti di Buso e Sordo. La partita di ritorno si giocò a Växjö in Svezia il 3 giugno 1992.
Ecco la fomazione iniziale con cui l’Italia scese in campo in quella partita decisiva:
Antonioli; Favalli, Matrecano, Bonomi, Taccola, Rossini; Albertini, Corini, Marcolin; Buso, Melli
Fu un match complicato, gli svedesi passarono in vantaggio al 56’ grazie ad un gol dell’ altissimo attaccante Simpson. L’Italia difese il risultato con le unghie e con i denti, riuscendo a portare a casa il primo trofeo continentale Under 21 della sua storia.
Renato Buso, capocannoniere di quell’europeo, vinse anche il premio come miglior giocatore della fase finale.
Erano in età anche Lentini, A Conte, Casiraghi, Giampaolo magari portati all’olimpiade di Barcellona, almeno alcuni, avremmo fatto un pò meglio.