La Sampdoria 1993/94: Gullit e Platt per una grande Samp

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Nella stagione 1993-1994 la Sampdoria era reduce da un campionato difficile chiuso al settimo posto e fuori dalle coppe.

La squadra allenata da Eriksson doveva cercare di riaprire un ciclo e per questo aveva bisogno di calciatori esperti, di personalità, e di livello internazionale. La società del Presidente Mantovani fu protagonista di un ottimo calciomercato rinforzandosi con tre pezzi da novanta: Gullit, Platt ed Evani.

Gullit ed Evani, dopo le grandi stagioni vissute al Milan, cercavano di rivivere una seconda giovinezza in maglia blucerchiata e ci riuscirono alla grande. Soprattutto l’acquisto dell’olandese fu determinante. Ruud dimostrò, con grande carattere, di non essere un calciatore bollito, come qualcuno voleva far credere, realizzando 15 reti e formando una grande coppia in avanti con Roberto Mancini.

David Platt, arrivò dalla Juventus. Anche l’asso della nazionale inglese, dopo una stagione in chiaroscuro con i bianconeri era in cerca di riscatto. Platt diventò ben presto un centrocampista determinante nello scacchiere tattico del tecnico svedese.

In campionato i blucerchiati iniziarono benissimo, era una Samp completamente trasformata rispetto a quella dell’anno precedente. Pagliuca e compagni vinsero 5 delle prime 7 partite. Purtroppo il 14 ottobre 1993 morì il grande presidente Paolo Mantovani, il vero artefice del miracolo Sampdoria, società che dopo la sua morte non riuscirà più a tornare ad alti livelli. Il suo posto fu preso dal figlio Enrico.

La Sampdoria giocava un calcio spumeggiante, Eriksson era riuscito a dare alla squadra un’identità ben precisa. Gullit e Mancini erano i trascinatori, affiancati da un Attilio Lombardo in stato di grazia, che probabilmente giocò la migliore stagione della sua carriera.

La Samp volava anche in Coppa Italia, trofeo che riuscì a vincere dopo aver eliminato nell’ordine Pisa, Roma, Inter, Parma e superando in finale l’ Ancona, vera sorpresa di quel torneo.

La compagine di Eriksson in campionato continuò a giocare con grande continuità anche nel girone di ritorno, tra le squadre d’alta classifica era sicuramente quella che proponeva il calcio più divertente e offensivo. I blucerchiati chiusero la stagione al terzo posto, a tre punti dalla Juve e a sei dalla corazzata Milan.

Per molti tifosi sampdoriani questa squadra fu addirittura superiore rispetto a quella dello scudetto; in effetti i blucerchiati per larghi tratti della stagione sembravano poter dire la loro anche per la vittoria del campionato. Indubbiamente mancava qualcosina a livello di organico, anche perchè il Milan di Capello in quegli anni aveva a disposizione una rosa incredibile con cui era difficile poter competere.

Con la vittoria della Coppia Italia, il terzo posto in campionato e la morte del Presidente Mantovani si chiuse definitivamente un ciclo. Una fantastica avventura quella della Sampdoria, forse durata pochi anni ma che ancora oggi accende i cuori non solo dei tifosi sampdoriani ma anche di tanti altri tifosi italiani. Ecco i libri che leggiamo. Consigli per le vostre letture

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