Parma 1992/93, la grande avventura in Coppa delle Coppe

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Il Parma affrontava la Coppa delle Coppe 1992/93 con buone ambizioni. Rispetto all’annata precedente i ducali si erano rinforzati soprattutto in attacco con l’arrivo del colombiano Faustino Asprilla, calciatore che poi si rivelerà determinante per la compagine emiliana.

L’avvio del torneo per i ragazzi allenati da Nevio Scala fu particolarmente complicato. Nel primo turno affrontarono gli ungheresi dell’Ujpest, che furono eliminati con un 2-1 complessivo grazie ai gol di Asprilla e Grun. Negli ottavi per il Parma c’era da affrontare la squadra portoghese del Boavista, un ostacolo duro da superare. Nella gara d’andata, giocata al Tardini, i gialloblù non andarono oltre lo 0-0.

In Portogallo i ducali chiusero la pratica Boavista grazie ad un’ottima prestazione. Il Parma superò i portoghesi 0-2 grazie ad una bellissima rete di Di Chiara, dopo un’azione personale, e a un gol di Melli.

Nei quarti di finale c’era da affrontare il temibile Sparta Praga. Nel match d’andata gli emiliani giocarono una partita ordinata riuscendo ad ottenere uno 0-0 che lasciava tutto aperto per il ritorno. A Parma furono i “soliti” Asprilla e Melli, davvero una grande coppia d’attacco, a dare la qualificazione ai gialloblù. Gli uomini di Scala erano in semifinale, dove avrebbero affrontato l’Atletico Madrid.

A Madrid il Parma giocò probabilmente la migliore partita della sua Coppa delle Coppe. Fu l’Atletico, allo scadere del primo tempo, a passare in vantaggio grazie ad una rete di Luis García. La ripresa fu un monologo gialloblù: in cinque minuti gli emiliani ribaltarono il risultato grazie ad una doppietta del mitico Asprilla.

Il match di ritorno per il Parma fu abbastanza sofferto soprattutto dopo il vantaggio di Sabas al 77′. Brolin e compagni strinsero i denti riuscendo ad ottenere la qualificazione alla finale di Wembley. Un risultato incredibile per la squadra emiliana.

Ad attendere i ragazzi di Scala in finale c’erano i belgi dell’Anversa, che in semifinale avevano superato lo Spartak Mosca.

La finale Parma – Anversa fu sicuramente una sorpresa, in pochi alla vigilia della competizione avrebbero scommesso sulla vittoria di una di queste due squadre.

Il match fu disputato a Wembley il 12 maggio 1993.

I ducali si schierarono in campo con la seguente formazione:

Ballotta, Benarrivo, Minotti, Apolloni, Grun, Di Chiara, Cuoghi, Zoratto, Osio, Brolin, Melli

I ritmi furono molto alti sin dalle prime battute, il Parma passò in vantaggio al 9′ grazie a Minotti. Purtroppo il vantaggio gialloblù durò soltanto due minuti; infatti all’11’ fu Severeyns a riequlibrare le sorti del match.

Al 30′ fu Alessandro Melli a riportare in vantaggio il Parma grazie ad un colpo di testa su assist di Osio. L’attaccante emiliano fu bravo a sfruttare l’uscita a vuoto del portiere avversario. All’ 84′ il Parma segnò il terzo gol: Grun effettuò un bellissimo lancio per Cuoghi, che con un bel tiro superò il portiere jugoslavo Stojanovic. A quel punto esplose la gioia dei tifosi emiliani accorsi in massa a Londra. Per il Parma il primo successo europeo, una Coppa delle Coppe che fu riportata in Italia dopo tre anni. L’ultimo club italiano a vincerla fu la Sampdoria nella stagione 1989/90.

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