L’Udinese di Zico

6214218377186418

Nell’estate del 1983 una notizia “sconvolse” il calcio italiano: il passaggio di Zico all’Udinese. Arthur Antunes Coimbra, meglio noto come Zico, era considerato già da tempo uno dei numeri dieci più forti al mondo.

In realtà la trattativa per portare il campione sudamericano in Italia fu molto travagliata.

Inizialmente l’ingaggio del fuoriclasse brasiliano da parte del presidente dell’Udinese Mazza, proprietario della Zanussi, fece gridare allo scandalo considerando il momento di crisi che attraversava questa azienda. Per Zico furono spesi sei miliardi di lire (una cifra altissima per l’epoca).

L’acquisto del numero dieci verdeoro fu sospeso dalla Federcalcio insieme a quello dell’altro brasiliano Toninho Cerezo, ceduto alla Roma. Alla notizia della decisione della FIGC la città di Udine insorse, fu organizzata una vera e propria protesta di piazza nella quale comparvero cartelli con la scritta “Zico o Austria”.

Per la gioia dei tifosi friulani, e anche dei romanisti, verso la fine di luglio 1983 fu trovato l’accordo con la FIGC e finalmente ai due assi brasiliani fu dato il via libera per calcare i campi di gioco della nostra serie A.

La prima stagione di Zico a Udine fu estremamente positiva; infatti il calciatore sudamericano riuscì a realizzare 19 gol.

In realtà quell’Udinese non era solo Zico; infatti la squadra allenata da Enzo Ferrari poteva contare su una rosa davvero completa con la quale ambire ad una qualificazione in Coppa Uefa. Nelle file dei bianconeri c’erano calciatori del calibro di Causio, capitano della squadra, Virdis, Edinho, Mauro, Gerolin, De Agostini e tanti altri elementi con i quali poter pensare seriamente ad un campionato d’alta classifica.

All’inizio della stagione tutto lasciava pensare che quello potesse essere l’anno dell’Udinese. I friulani stravinsero le prime due partite contro Genoa e Catania, e in seguito riuscirono ad avere un rendimento costante soprattutto nelle partite casalinghe.

I problemi arrivarono con l’infortunio di Zico, che saltò cinque partite. L’assenza del campione brasiliano fece un po’ perdere la bussola ai bianconeri che, nonostante le reti di Edinho e Virdis, scivolarono a metà classifica e fuori dalla zona Uefa. Il sogno europeo per l’Udinese si infranse definitivamente nelle ultime gare, quando Causio e compagni persero tre partite su quattro.

I friulani, nonostante la-coppia gol Zico-Virdis, 29 reti in due, non riuscirono a qualificarsi in Europa chiudendo il campionato, con non pochi rimpianti, al nono posto.

Rispondi