Lo stadio Sant’ Elia di Cagliari fu scelto come sede delle partite dell’Inghilterra per le seguenti gare del girone F: Inghilterra-Irlanda, Inghilterra-Olanda e Inghilterra-Egitto.
La scelta del capoluogo sardo non fu casuale; infatti aveva come scopo principale quello di isolare i temutissimi hooligans.
L’esordio dell’ Inghilterra ai mondiali era previsto per l’11 giugno, ma come era prevedibile i tifosi inglesi iniziarono a dar problemi appena sbarcati sull’isola. Nella notte tra l’8 e il 9 giugno a Cagliari si scatenò la guerriglia tra i tifosi inglesi, forze dell’ordine e molti cittadini cagliaritani che si organizzarono spontaneamente per difendere la loro città.
L’atmosfera si surriscaldò quando la tifoseria inglese cercò di assaltare il rione Marina. A quel punto, secondo diversi testimoni, molti hooligans furono scaraventati in mare dai tanti cittadini sardi, non solo cagliaritani ma provenienti da tutta l’isola, accorsi per difendere la loro terra. Alla fine furono arrestati circa 60 tifosi. Purtroppo gli hooligans continueranno a causare incidenti anche nelle giornate successive, soprattutto nei pressi dello stadio Sant’Elia prima del match Inghilterra-Olanda, una gara caratterizzata dalla forte rivalità presente tra le due tifoserie.
Dopo gli spiacevoli episodi accaduti a Cagliari, con gli inglesi buttati in mare, da parte del governo londinese non si levò nessuna protesta, al contrario i politici inglesi si congratularono con la gestione italiana dell’ordine pubblico. D’altra parte a Londra erano ormai stufi degli hooligans, fonte ormai di gravi problemi sia in patria che all’estero.