Milan 1997/98, i flop olandesi Bogarde e Kluivert

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Il Milan nella stagione 1997/98 cercò di ripartire e tornare ai fasti di un tempo dopo la pessima annata precedente con Tabarez e Sacchi in panchina, quest’ultimo subentrato con scarsi risultati all’uruguaiano.

La società di Berlusconi riportò sulla panchina rossonera Fabio Capello, reduce dalla vittoria della Liga alla guida del Real Madrid. Durante il calciomercato il Milan fu molto attivo, arrivarono Christian Ziege, Ibrahim Ba, Giampiero Maini, Massimo Taibi, Steinar Nilsen, Leonardo, Andreas Andersson e gli olandesi Patrick Kluivert e  Winston Bogarde. In verità acquisti quasi tutti deludenti.

A deludere, viste le aspettative, furono soprattutto  Kluivert e Bogarde. Il Milan ci riprovò con gli olandesi dopo che nella stagione precedente Reiziger e Davids, quest’ultimo grande rimpianto per i rossoneri, non avevano convinto. Kluivert e Bogarde, firmarono un accordo quadriennale, guadagnando uno il doppio dell’altro (3 miliardi per l’attaccante, uno e mezzo per il difensore).

Winston Bogarde era un difensore centrale molto forte fisicamente che poteva giocare anche come terzino. Le cose per l’ex difensore dell’Ajax si misero subito male; infatti sin dalle partite di preparazione apparve un calciatore molto lento e macchinoso, con una tecnica che non sembrava adatta ad un campionato complicato come era quello della Serie A.

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Capello nelle prime partite di campionato cercò in tutti i modi di farlo rendere al meglio facendolo giocare prima a sinistra e poi a destra, ma nella gara contro l’Udinese, giocata il 21 settembre, Bogarde praticamente regalò il gol della vittoria ai friulani dopo un assurdo retropassaggio a Taibi. Da quel momento il difensore olandese vide pochissime volte il terreno di gioco, collezionando la miseria di 4 presenze.  Il Milan in seguito riuscì a venderlo al Barcellona di van Gaal per 7,5 di lire, un vero affare.

Patrick Kluivert quando arrivò a Milano aveva 21 anni, in patria era considerato un autentico talento. Tra l’altro fu proprio un gol dell’attaccante olandese a condannare il Milan nella finale di Coppa Campioni 1994/95 contro l’Ajax.

In realtà Kluivert veniva da una stagione travagliata in cui saltò molte partite a cause di un infortunio al ginocchio. Probabilmente anche questo condizionò la sua avventura in maglia rossonera. L’ex attaccante dell’Ajax, a parte rare occasioni, non riuscì mai a lasciare il segno. Si vedeva che aveva delle qualità importanti, ma probabilmente anche dal punto di vista caratteriale non era pronto per affrontare quel tipo di avventura. A questo va aggiunto che il Milan visse una stagione negativa, molto simile a quella precedente, e questo indubbiamente non aiutò l’attaccante olandese.

La società cercò di ricorrere ai ripari nel mercato invernale acquistando due bomber italiani come Ganz e Maniero, ma ormai era troppo tardi. La stagione rossonera era compromessa, i ragazzi di Capello chiusero il campionato al decimo posto.

Kluivert pose fine alla sua avventura italiana con 6 gol in Serie A e 3 in Coppa Italia, un bottino davvero deludente per quelle che erano le premesse. Ancora una volta fu il Barcellona a farsi vivo per l’ex Ajax mettendo sul piatto circa 30 miliardi di lire. Ovviamente il Milan accettò un’offerta a cui era impossibile dire di no. In Spagna l’attaccante olandese fu protagonista di buone stagioni realizzando 90 gol in sei stagioni.

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