Italia ’90, gli scontri a Milano del 10 giugno 1990

6214218377186418

Nell’organizzazione del mondiale di Italia ’90, dal punto di vista dell’ordine pubblico, le forze dell’ordine si erano concentrate soprattutto sui temutissimi hooligans inglesi, che erano considerati un vero pericolo in tutta Europa. In quei mesi che precedevano il mondiale, molto probabilmente, furono sottovalutati i pericoli provenienti da altre tifoserie che erano altrettanto violente, come ad esempio la tifoseria tedesca.

Era domenica 10 giugno 1990, a San Siro la Germania faceva il suo esordio contro la Jugoslavia. Milano era stata invasa da oltre 2.500 tifosi tedeschi, molti di loro già ubriachi diverse ore prima del fischio d’inizio della partita.

germ 2

In quel pomeriggio milanese fu vera guerriglia tra i supporters tedeschi e le nostre forze dell’ordine. Tutto nacque quando in piazza Duomo, verso le 14,30, un gruppo di pacifici tifosi jugoslavi era stato aggredito da un nutrito gruppo di tifosi tedeschi. A quel punto i carabinieri difesero i sostenitori slavi scatenando la violenza dei teutonici, che iniziarono a lanciare contro gli uomini in divisa bottiglie di vetro e biglie d’acciaio.

Dopo circa un’ora gli scontri si spostarono verso la Galleria, dove i tedeschi iniziarono a colpire i carabinieri e a lanciare di tutto. Per fortuna, anche se con molta fatica, le forze dell’ordine riuscirono a far disperdere i supporters più violenti.

Purtroppo le devastazioni continuarono in Via Torino, dove i tedeschi devastarono vetrine e saccheggiarono diversi negozi procurando danni per centinaia di milioni di lire. Soltanto qualche ora più ora più tardi, anche grazie all’uso di lacrimogeni, la situazione tornò alla normalità, ma il bilancio era stato particolarmente pesante: decine di feriti (tra i quali anche qualche incolpevole cittadino milanese), cinquanta tifosi fermati dalla polizia, stazioni della metropolitana e mezzi pubblici devastati. Una domenica di ordinaria follia.

germ 3

Dopo questi episodi di violenza il governo tedesco presentò pubbliche scuse all’Italia. Lothar Matthaus, capitano della nazionale, dichiarò: “Non si dica che questi sono tifosi tedeschi, purtroppo sono una piccola minoranza di violenti che cercano la lite e la rissa. Spero che possano essere eliminati”. Sulla stessa linea anche gli altri due tedeschi dell’Inter, Brehme e Klinsmann: “E’ la prima volta che incidenti del genere accadono all’ estero, e proprio in Italia dove molti di noi giocano. Eravamo stati accolti benissimo dagli italiani, quanto è successo è gravissimo, incredibile e inammissibile. Per noi è una pessima pubblicità.”

Rispondi