Mika Aaltonen, dal flop col Bologna alla cattedra universitaria

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Il centrocampista finlandese Mika Aaltonen raggiunse una certa popolarità a livello internazionale dopo la gara di andata dei sedicesimi di finale della Coppa UEFA 1987-1988, grazie alla sua rete il Il Turun Palloseura batté l’Inter 0-1 espugnando San Siro. Un risultato clamoroso.

Il presidente interista Ernesto Pellegrini, rimasto ammaliato dal giovane finlandese, pensò bene di acquistarlo e subito dopo di cederlo in prestito agli svizzeri del Bellinzona per “fargli fare le ossa”. Il calciatore però non convinceva Trapattoni, così alla vigilia del campionato 1988/89 fu ceduto nuovamente in prestito, questa volta al Bologna.

L’avventura nella squadra emiliana fu negativa, anche mister Maifredi non riteneva il centrocampista finlandese all’altezza della serie A. Mika collezionò soltanto 3 presenze, sempre subentrando dalla panchina, giocando in totale soltanto 45 minuti.  Aaltonen realizzò l’unico gol in maglia rossoblu in Mitropa Cup nel 5-2 contro gli ungheresi del Ferencvaros. A Bologna fu sorpreso diverse volte alla facoltà di Economia e Commercio. In Italia eravamo abituati a vedere i calciatori nelle discoteche, nessuno si aspettava di vedere un giocatore di serie A prendere appunti all’Università.

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Aaltonen, dopo una sola stagione, lasciò l’Italia e in seguito giocò in Germania, Finlandia e Israele. In questi anni collezionò anche 19 presenze con la nazionale finlandese giocando da titolare un’amichevole contro l’Italia il 27 maggio 1994.

Aaltonen abbandonò la carriera calcistica a soli 29 anni a causa di problemi all’anca, ma soprattutto per la sua grande passione per lo studio.

Mika in breve tempo ottenne un dottorato in economia diventando professore all’Università di Turku ed al dipartimento di Scienze Tecnologiche di Helsinki. La sua lista delle sue pubblicazioni è lunghissima. È direttore del Progetto Strax e membro dell’American Council for the United Nation’s University Millennium Project di Washington, socio della “World Future Society” e fa parte dello “Speakers Forum”. E’ stato membro del comitato scientifico del National Audit Office e fondatore della AI Strategy Company.

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