Era il 19 novembre 2000, si giocava la partita Como-Modena, match promozione in serie B . Tra le due squadre c’era molta rivalità e l’atmosfera si fece incandescente sin da subito. La partita terminò con la vittoria dei lariani per 1-0, ma purtroppo quel pomeriggio sarà ricordato per ben altro.
Tutto nacque da una piccola rissa in campo: il modenese Quaglia fu protagonista di un duro intervento su Ferracuti. Quaglia fu espulso e da lì iniziò il parapiglia. Bertolotti iniziò a protestare contro l’arbitro, Ferrigno, capitano del Como, gli diede una manata e Bertolotti cadde a terra. A quel punto il cartellino rosso scattò anche per Ferrigno, che accusò sin da subito il calciatore del Modena di aver simulato la caduta. Alla fine della partita gli animi si calmarono, ma era solo un’illusione. Finite le interviste, Bertolotti tornò negli spogliatoi dove trovò Ferrigno ancora molto nervoso per la sua espulsione. Tra i due, tra l’altro ex compagni di squadra nel Brescello, si accese una violenta discussione, Ferrigno colpì Bertolotti con un pugno. Il calciatore del Modena battè violentemente la testa a terra. Purtroppo avvenne qualcosa che nessuno avrebbe mai pensato: Bertolotti fu ricoverato d’urgenza all’ospedale di Lecco in coma di primo grado. Era necessaria l’operazione. Iniziò un’operazione di emergenza di tre ore, Bertolotti aveva due ematomi al cervello e aveva subito anche un breve infarto.
Il calciatore modenese lottò tra la vita e la morte, otto giorni dopo si risvegliò dal coma senza danni celebrali ma con una placca di metallo in testa che lo accompagnerà per tutta la vita. Ferrigno chiese pubblicamente perdono, ma Bertolotti non accettò mai le scuse.
La disciplinare condannò a tre anni di squalifica Ferrigno, che in tribunale patteggiò una pena di 10 mesi di reclusione con la sospensione condizionale. Non giocherà a calcio fino al 2003. Bertolotti fu costretto a dire addio al calcio, riprendendo a lavorare per la Immergas.
Ferrigno, dopo la squalifica, giocò ancora un anno nel Como e poi si trasferì al Perugia dove giocò con buoni risultati fino al 2005. In seguito iniziò la sua carriera imprenditoriale in marketing sportivo.
Nel 2008 fu concordato un risarcimento di 250.000 euro per Bertolotti, anche se lo stesso giocatore ha sottolineato che avrebbe guadagnato molto di più se avesse potuto continuare a giocare.