L’attaccante barese GIOACCHINO PRISCIANDARO nella sua carriera ha segnato caterve di gol in serie C e D. La svolta definitiva per lui arrivò a Martina Franca, dove Gioacchino con i suoi gol (nella prima stagione 22 reti in 24 presenze) portò prima il Martina in C2, poi in C1 e poi a un passo da una clamorosa promozione in serie B. In seguito Prisciandaro andò alla Cremonese, dove in breve tempo diventò l’idolo dei tifosi grigiorossi.
Ma andiamo con ordine. Le qualità da bomber di Prisciandaro emersero nel settore giovanile del Monopoli, in seguito vi fu l’approdo a Noci, un bellissimo paese a pochi chilometri da Alberobello. Fu da qui che Jack iniziò la sua scalata verso il professionismo. Arrivò l’esordio in C2 con la maglia del Fasano e poi tante esperienze in squadre diverse: Pistoiese, Valle d’ Aosta e Avellino.
Prisciandaro dal 1996 iniziò a segnare valanghe di gol con le maglie della Cavese, del Potenza e del Rutigliano. Fu proprio a Rutigliano, nel 1999, che Gioacchino, diventato ormai molto popolare in quelle categorie, segnò quattro gol al Taranto in un match storico terminato 6-0 in favore del Rutigliano.
Il 2000 fu l’anno della svolta con l’approdo a Martina Franca. A Martina il mitico Jack segnò 22 reti in 24 presenze, reti fondamentali per portare il Martina in C2. Anche in serie C1 Prisciandaro continuò a segnare, ancora 22 gol. In quel periodo la coppia d’attacco Mitri-Prisciandaro faceva ammattire le difese del girone B della C1. Nella stagione 2002/03 il Martina, allenato da Vincenzo Patania, fu davvero ad un passo da una clamorosa promozione in serie B. I pugliesi persero la finale play-off contro il Pescara.
Prisciandaro nella stagione successiva andò a giocare nella Cremonese. Anche a Cremona diventò un idolo. Doppia promozione dalla C2 alla B, 46 reti segnate in due stagioni, con una media gol impressionante per l’epoca. Gioacchino farà il suo esordio in B a 35 anni. In seguito decise di tornare tra i dilettanti continuando a gonfiare le reti anche a Palazzolo, Barletta, Brindisi e Casamassima, paese alle porte di Bari dove Gioacchino terminò la sua carriera.
Prisciandaro nella sua lunga carriera ha vinto 8 campionati siglando oltre 300 reti. Gioacchino nelle sue interviste ha più volte detto di avere soltanto due grandi rimpianti: non essere mai riuscito a giocare in Serie A e non aver mai indossato la maglia del Bari, la squadra della sua città e per la quale tifava sin da bambino.